“Riti e feste del fuoco

Falò e torce cerimoniali in Molise”

 

Sabato 6 Dicembre 2008

Teatro Italo Argentino Agnone , ore 17.30

 

 

 

Verrà presentato il 6 dicembre prossimo presso il Teatro Italo-Argentino di Agnone, a partire dalle ore 17.30, il volume “Riti e feste del fuoco – Falò e torce cerimoniali in Molise” dello studioso molisano di tradizioni popolari Domenico Meo. Opera completa e compiuta edita dalla Volturnia Edizioni di Cerro al Volturno (IS), l’Autore vi riporta – con minuziosa e punteggiata indagine – tutti i riti legati all’incendio di fuochi e torce che ancora si perpetuano in ognuno dei 136 comuni molisani in festività che vanno da quella di Sant’Antonio Abate e di Sant’Antonio di Padova; a quelle connesse ai festeggiamenti del Carnevale; ai falò accesi per le celebrazioni della Settimana santa; ai tanti fuochi ancora incendiati per San Giorgio, San Giovanni, Sant’Anna, per arrivare alle grandi manifestazioni natalizie, testimoniate ancora oggi in Molise da incendi grandiosi di fuochi in particolare ad Agnone (La Ndocciata) e ad Oratino (La Faglia), ma anche in moltissime altre minuscole realtà regionali, ove purtroppo il graduale spopolamento tende a cancellare ogni forma di aggregazione ed espressione tradizionale. Fuochi che accolgono l’inizio del nuovo anno, fuochi che sono il segno di una continuità ideale con un passato ancestrale, che ha forti addentellati nel paganesimo ma che il cristianesimo, nella sua forte valenza, ha assorbito ed associato a festività in onore di santi, la cui venerazione – Sant’Antonio Abate e di Padova per esempio, spesso confusi – è ancora molto sentita nel territorio. Falò che in varie forme e dimensioni, in espressioni singole, nelle piazze principali, o parcellizzate nei tanti borghi e contrade che connotano quasi ogni comune molisano, si accendono ad opera di volontari, che hanno provveduto anche a raccogliere la legna necessaria, di solito nella notte che precede i festeggiamenti del santo e che illuminano le tenebre nel significato simbolico della vita che, nel suo consumarsi, si rinnova e rigenera. Riti di propiziazione e di fecondità nel desiderio tutto umano di fertilità dei campi e di benessere per le comunità: ieri più di oggi, quando invece le grandi manifestazioni legate al fuoco si sono per lo più ridotte a momenti di conviviale intorno ai falò (occasione per arrosti di carne sulle braci residue e libagioni di vino) e ad elementi di attrazione turistica. L’opera, frutto di un lavoro di ricerca e documentazione durato cinque anni, si presenta ripartita in due sezioni: nella prima, di taglio antropologico, si riportano i significati del fuoco nel loro valore simbolo dal paganesimo ad oggi; nella seconda, nella ripartizione calendariale dell’anno e nel taglio espositivo-divulgativo, sono analizzati riti e modalità di espletamento dei fuochi in base ai santi, alle ricorrenze per cui vengono incendiati e ai paesi in cui divampano le fiamme rituali. Alla prefazione redatta dal professor Ignazio Emanuele Buttitta, docente di Storia delle Tradizioni popolari presso l’Università degli Studi di Palermo, e alla introduzione scritta dal Presidente Iorio e dall’avvocato Franco Giorgio Marinelli, Assessore regionale al Turismo e alle Attività produttive, segue infine una terza sezione in cui l’Autore, studioso di chiara fama per aver tra l’altro dato alle stampe un dovizioso dizionario di lingua agnonese, stila una analisi sociologica del perché i riti del fuoco vadano scomparendo in Regione. Duecentocinquantasei pagine di interessanti scoperte e di contenuto didascalico, quelle del volume, corredate da uno straordinario ed inedito apparato fotografico a colori. Una scheda riassuntiva, per nomi, date e paesi, di tutte le cerimonie rituali legate ai fuochi in Molise ed una mappa che visualizza, con fuochi stilizzati a più colori, la fitta consistenza del cerimoniale in regione, chiudono il patinato volume. Alla sua presentazione, fra le iniziative promosse dal Comune e dalla Pro Loco di Agnone (IS) per la Ndocciata dell’8 dicembre, prenderanno parte il sindaco di Agnone Gelsomino De Vita, il presidente della Pro Loco agnonese Giuseppe Marinelli, l’assessore al Turismo e alle Attività produttive Franco Giorgio Marinelli, il presidente della Provincia di Isernia Raffaele Mauro ed i relatori Paolo Mauriello e Vincenzo Spera dell’Università degli Studi del Molise e Ignazio Emanuele Buttitta dell’Università degli Studi di Palermo. Sarà naturalmente presente l’Autore.